Diocesi di Saluzzo ( sec. XIV )
Storia, fede e tradizioni del santuario Piemontese nei pressi di Crissolo
(Articolo di Laura Arnello)
Il santuario di san Chiaffredo si trova in piemonte nella Valle Po ai piedi del Monviso nel comune di Crissolo. la sua origine si deve al ritrovamento delle reliquie di San Chiaffredo il 18 novembre del 522 d.C., da parte, secondo la tradizione di un contadino che ritrovò i suoi buoi caduti in un burrone sani e salvi sopra il sepolcro del santo.
Chiaffredo era uno dei soldati dell’Impero Romano appartenente alla legione Tebea che fu prima decimata e poi massacrata ad Agauno (l’attuale Saint Maurice in Svizzera) il 22 settembre del 286 d.C.
Esistono due leggende sul suo arrivo in Vaklle Po, secondo la prima il Santo fu posto i guarnigione a Crissolo per il controllo fra Gallia Cisalpina e quella Transalpina e, giurando fedeltà all’Impero di Diocleziano e Massiniano rifiutò di rinunciare alla fede cristiana e fu martirizzato.
La seconda vuole invece che Chiaffredo sia sfuggito alla strage di Agauno e, rifugiatosi in Valle Po, per predicare insieme al suo compagno Costanzo, al quale è dedicata l’omonima abbazia, fu raggiunto e trucidato da alcuni sicari pagani nelle vicinanze di dove ora si trova il Santuario…..
Testo preso dalla Pagina del Santuario di Città e Cattedrali
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Storia-arte Storia e Arte
Liturgia-devozione
Il Santuario di San Chiaffredo dipende dalla parrocchia di San Giovanni Battista di Crissolo; è ubicato ad est della Villa, frazione capoluogo, ai piedi del Monviso, in magnifica posizione. Secondo la tradizione, il ritrovamento da parte di un contadino, impegnato ad arare, della tomba di san Chiaffredo, il 18 novembre dell’anno 522, portò alla prima costruzione di un pilone o edicola, ben presto sviluppatosi in chiesa vera e propria. Secondo lo storico Gioffredo Della Chiesa, autore della Cronaca di Saluzzo (che si ritiene composta intorno al secondo quarto del Quattrocento), si dovrebbe al longobardo Ariperto II – regnante tra il 701 ed il 712 – il restauro della primitiva chiesa. Nel secolo XI, i marchesi di Saluzzo, signori di Crissolo e di tutta la Valle del Po, col contributo delle offerte dei pellegrini e dei devoti, avrebbero promosso operazioni di recupero e ingrandimento del complesso. Il 6 settembre 1375 il Vescovo di Torino, Diocesi dalla quale all’epoca dipendeva Crissolo, conferiva la chiesa di San Chiaffredo a Ludovico figlio di Michele Baseti di Moncalieri, essendo la sede vacante per la morte del suo ultimo rettore, Giacomo Marentini: è questa la prima attestazione documentaria che prova l’esistenza dell’edificio di culto, unitamente alla devozione per il martire. La portata crescente di tale devozione è dimostrata da un documento del 1387 in cui papa Clemente VII, da Avignone, accordava particolari indulgenze a quanti avessero sostenuto la ricostruzione del luogo di culto. La navata mediana sarebbe stata aggiunta nel 1551, ad opera del milanese Francesco Caglia, mentre risalgono al 1869-1870 la navata di levante, al 1878-1882 la cappella delle reliquie, al 1890-1893 la navata di ponente. L’attuale facciata è un rifacimento del 1902. Tra le opere d’arte di maggior pregio custodite nel Santuario si segnalano gli arcaicizzanti capitelli gotici della navata centrale e la pala in presbiterio raffigurante la Madonna col Bambino adorata dai santi Chiaffredo e Francesco d’Assisi, riconducibile alla tradizione figurativa saviglianese del realismo di matrice caravaggesca, mentre spiccano per quantità e qualità gli ex voto in differenti materie e tecniche offerti dai pellegrini.